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SUSANNA TAMARO: una signora della letteratura per ragazzi

 

Bologna,  sala concerto,  padiglione 21 della fiera,  8 aprile 2016,  incontro con Susanna Tamaro.

L'incontro è iniziato con la presentazione della Tamaro da parte del suo editore che era molto orgogliosa della vittoria del libro da lei pubblicato.

La Tamaro ha iniziato l'incontro raccontando di Zoe la gallina protagonista del libro,  una gallina che esiste veramente e che vive nella sua fattoria.  E’  una gallina giapponese bianca con le zampe e il becco blu che arrivata nella sua fattoria veniva esclusa e maltrattata dalle altre galline,  tanto che le ha dovuto fare un recinto a parte.  Aveva dei gusti particolari per il cibo. Non mangiava il becchime come le altre, ma mangiava solo brioche e muffin.

Parlando Susanna ci ha raccontato come le è venuta l'ispirazione del libro Salta Bart e di mettere come co-protagonista la gallina Zoe.

Un giorno mentre era in piscina una signora lei si è avvicinata  ( lei non la conosceva)  questa signora le chiese se fosse Susanna Tamaro e quando lei annuì,  le ha chiesto se poteva raccontarle una storia.  Susanna  accettò  e quella prese a raccontare: “ Un giorno ero per strada quando ho visto passare un camion dal quale era caduta  una gabbietta.  Nella gabbietta c'erano due galline malridotte che ho portato a casa e curato.  Mi sono accorta subito che erano galline giapponesi dal becco celeste. Le ho curate con amore e loro mi seguivano ovunque nel vero senso della parola.  Io inizialmente non me ne accorgevo, ma un giorno mentre facevo la spesa qualcuno mi fece notare che dietro di me c'erano proprio le due galline.  Mi sono resa conto così che mi seguivano dappertutto”. Ecco Zoe arriva da questo racconto di amore tra due galline e una umana.

 

Durante le varie domande che sono state fatte a Susanna Tamaro ci ha colpito molto la sua risposta rispetto il tema dell'amore e il ruolo del cuore.  Ha detto che il cuore è quasi più importante del cervello perché lui che crea le emozioni mentre il cervello crea solo impulsi nervosi.  

Sempre durante l'intervista dice anche che i bambini non sono macchine e che devono essere liberi di essere bambini ed è per questo che ha scritto la storia di Bart.

Susanna ci ha raccontato anche della sua vita e di alcuni aneddoti per esempio quando era piccola si fidava molto del fratello maggiore,  Stefano,  lui però pur di mangiare la cioccolata che era destinata a lei e per la quale la mamma le dava i soldi prima di andare a scuola tutte le mattine,  si inventava la storia che Susanna fosse allergica ai dolci così riusciva a mangiarseli tutti lui,  soprattutto la cioccolata.

 

Le abbiamo chiesto anche come vede lei la morte e quello che accade dopo la morte.  Ha risposto che immagina ci sia un paradiso e che in questo paradiso non ci vadano solo gli esseri umani ma anche gli animali e la natura.

 

Ci ha molto stupito anche quando ci ha raccontato che lei da piccola non interessava fare scrittrice anzi odiava i libri perché la sua maestra le aveva dato da leggere uno vecchio enorme e noiosissimo da leggere;  Susanna ricorda ancora che si trattava di un libro che raccontava la vita di un santo.

Lei ci ha anche svelato che non voleva essere una femmina perché le piaceva fare un lavoro da maschi:  voleva diventare un marinaio militare.  Ma tutti le hanno detto che non era possibile.  In ogni caso c'erano lavori che lei non poteva fare solo perché era femmina.

 

Andando via dall'incontro abbiamo conservato molte emozioni:  ci è sembrata una signora pacifica,  che rispetta la natura e le persone;  a cui non interessa fare soldi ma capire cosa pensano gli altri dei suoi lavori letterari;  una persona che cerca di vedere il lato positivo delle cose,  semplice e che non ama le tecnologie per come vengono usate spesso dai genitori sui loro figli.

 

Susanna Tamaro scrive da quando aveva 24 anni.  Per farlo, nella sua fattoria in Umbria,  va in una piccola casetta di legno.  Lì scrive abbastanza velocemente e non ha molti ripensamenti sui suoi libri: Ma noi,insistendo,  abbiamo scoperto che,  e questo lo sappiamo in anteprima,  che presto uscirà una revisione di uno dei suoi libri più famosi, “Il cerchio magico”,  dove modificherà il finale.


L'incontro si è concluso con la Tamaro che ci ha detto che quando legge ama leggere di più i libri scritti per i bambini e non i romanzi e che Pinocchio è in assoluto il suo libro preferito.

PAOLO di PAOLO: uno scrittore fuori dagli schemi appassionato e innovativo.

 

Bologna, BookShop, 8 aprile 2016, incontro con Paolo di Paolo.

 

Paolo Di Paolo ci ha accolto calorosamente in uno spazio allestito vicino alla mostra dei libri di ben 1000 metri quadrati.  Ha risposto alle nostre domande allegramente e, addirittura,  un nostro compagno lo ha anche abbracciato e baciato appena visto.  

Dopo averlo incontrato la prima cosa è stata iniziare a tempestarlo di domande sul nostro libro preferito: il suo “La Mucca Volante”.

Ci ha raccontato che quando aveva più o meno la nostra età,  fra i 9-10 anni,  aveva visto una mucca con una pancia enorme nel cortile della sua scuola ma il giorno dopo non l'ha più rivista. Si è chiesto per tanto tempo dove fosse finita perchè nei giorni successivi aveva chiesto a tutti,  ma nessuno gli aveva risposto.  Questa storia lo ha incuriosito tanto e per tanti anni finché non è riuscito a scriverla, seppur dopo tanto tempo.  

Tra le tante cose che ci ha detto,  una delle più interessanti era questa frase: “ La fantasia è un dono”.  

Noi abbiamo fatto nostra questa sua frase e ce la porteremo per tanto tempo con noi perché ci ha veramente colpito e a molti di noi ha fatto capire che si può scrivere di tutto e di più e che le storie,  a volte,  hanno bisogno di stare nella nostra testa a lungo prima di andare a finire su una pagina.

Rispetto al libro con cui ha partecipato al Premio Strega,  ci ha raccontato che lui stesso é l'autore delle illustrazioni. Per farle ha usato la tecnica del collage come si vede bene nelle pagine 13, 64 e 76 del libro oltre che nella copertina.

Paolo ci ha detto che il nonno del racconto assomiglia proprio al suo perché è gentile e premuroso.

Fra i vari personaggi del libro Paolo preferisce la signora Pompelmo,  mentre la parte preferita é quando i protagonisti vanno nei sotterranei della scuola:  è molto avventuroso tutto ciò!

Tra i libri della cinquina lui ha letto il libro di Nicolas.

Ci ha raccontato alcune cose degli altri scrittori: era contento avesse vinto la Tamara perché scrive per i bambini da molto più tempo,  l'ha conosciuta alla premiazione insieme a Maria Parr di Cuore di Waffel;  gli autori di Nicholas,  invece,  non c'erano perché sono anziani.  Infine ci ha raccontato che l'autrice del Riscatto di Dond è già defunta.

Alla fine dell'incontro ci ha fatto il suo autografo e si è fatto fotografare più volte insieme a noi.  Ci ha anche detto che a metà maggio sarà a Padova e che sarebbe felice di venirci a trovare a scuola.

Lo scrittore Paolo Di Paolo è uno scrittore col sorriso stampato in faccia,  gentile e molto affettuoso.  Incontrarlo è stato piacevole più di quanto immaginavamo.

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